Glossario

Per facilitare la lettura e la comprensione del testo anche ai non specialisti del settore, a partire dal 2016, nel report RIAP, è stata introdotta la sezione del Glossario, arricchita ulteriormente nei report degli anni successivi. Dal 2019, per renderlo maggiormente fruibile, il Glossario è disponibile on line: è possibile consultarlo sia inserendo una parola libera nel campo RICERCA, sia selezionando la lettera iniziale del termine di cui si richiede la definizione

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  • numero di interventi di artroprotesi registrati nel RIAP e linkati alla SDO che hanno superato i controlli di qualità sugli interventi / numero totale di interventi di artroprotesi registrati nel RIAP e linkati alla SDO.
  • numero di interventi di artroprotesi registrati nel RIAP e linkati alla SDO che hanno superato sia i controlli di qualità sugli interventi sia i controlli di qualità sui dispositivi / numero totale di interventi di artroprotesi registrati nel RIAP e linkati alla SDO.
  • si avvale di strumenti chirurgici dedicati e permette il rispetto del tendine quadricipitale con traslazione della rotula.
  • il chirurgo accede al ginocchio attraverso l’incisione pararotulea mediana, l’incisione del tendine quadricipitale e l’eversione della rotula.
  • il ginocchio è diviso in tre compartimenti: mediale (porzione di articolazione tra femore e tibia, situata nella parte interna del ginocchio), laterale (porzione di articolazione tra femore e tibia, situata nella parte esterna del ginocchio) e femoro-rotuleo (parte anteriore del ginocchio tra la rotula e il femore).
  • numero di interventi di artroprotesi registrati nel RIAP e linkati alla SDO (a livello di singolo ospedale) ∕ numero di interventi di artroprotesi eseguiti a livello di singolo ospedale (estratti dall’archivio SDO regionale). È calcolata su un intero anno solare. Periodo da considerare: data di dimissione ricovero dall'1/1 al 31/12 dell’anno di interesse.
  • numero di interventi di artroprotesi registrati nel RIAP e linkati alla SDO (a livello regionale) ∕ numero di interventi di artroprotesi eseguiti in tutti gli ospedali della regione (estratti dall’archivio SDO regionale). È calcolata su un intero anno solare. Periodo da considerare: data di dimissione ricovero dal 1°/1 al 31/12 dell’anno di interesse.
  • verifica che i valori di determinate variabili, già sintatticamente corretti, siano compatibili tra loro. Per esempio: “tipo di intervento = primario” non è compatibile con “intervento precedente = revisione”, pur rientrando all’interno del range dei valori possibili per le rispettive variabili.
  • struttura a cupola in cui trova alloggio l’inserto. Il cotile nella sua parte convessa è fissato all’osso acetabolare opportunamente fresato, mentre nella parte concava (inserto) presenta la superficie di scorrimento articolare.
  • numero di ospedali partecipanti al RIAP / numero di ospedali che hanno eseguito almeno un intervento di artroprotesi presenti nell’archivio SDO regionale. È calcolata su un intero anno solare. Periodo da considerare: data di dimissione ricovero dal 1°/1 al 31/12dell’anno di interesse.
  • numero di dimissioni di pazienti non residenti nella Regione / totale delle dimissioni effettuate nella Regione
  • numero di dimissioni di pazienti residenti nella Regione effettuate nel resto del territorio nazionale / totale delle dimissioni di residenti nella Regione effettuate su tutto il territorio nazionale
  • sostituzione o rivestimento delle superfici femorale e tibiale con protesi su entrambi i condili femorali e sull’intero piatto tibiale, utilizzando due protesi monocompartimentali. Tale intervento viene anche detto “bi-mono”.
  • sostituzione o rivestimento di un solo compartimento articolare (mediale, laterale o anteriore), utilizzando una protesi monocompartimentale. Tale intervento viene anche detto “mono”.
  • sostituzione o rivestimento totale del ginocchio (femore, tibia e rotula), utilizzando tre protesi monocompartimentali. Tale intervento viene anche detto “tri-mono”.
  • intervento in cui un elemento o tutti gli elementi della protesi sono rimossi e sostituiti.
  • intervento chirurgico nell’ambito di un ricovero programmato.
  • intervento chirurgico a seguito di un ricovero effettuato in urgenza per il trattamento di una frattura dell’osso.
  • primo intervento di impianto di protesi articolare.
  • la via di accesso midvastus prevede la separazione delle fibre del muscolo vasto mediale lungo il loro decorso, senza incisione della struttura tendinea quadricipitale.
  • sezione di un osso per modificare il suo allineamento nello spazio.
  • dispositivo artificiale atto a sostituire dal punto di vista morfologico e/o funzionale un segmento anatomico.
  • dispositivo artificiale atto a sostituire, dal punto di vista strutturale e funzionale, una articolazione; la sostituzione può essere totale o parziale. Sostituendo l’articolazione naturale, permette di recuperare la funzionalità articolare a seguito di gravi patologie invalidanti.
  • dispositivo che viene fissato all’osso tramite l’interposizione di cemento osseo.
  • sostituisce l’articolazione naturale e permette di recuperare la funzionalità articolare a seguito di gravi patologie invalidanti. È generalmente costituita da quattro componenti: cotile, inserto, testa e stelo.
  • sostituisce l’articolazione naturale e permettere di recuperare la funzionalità articolare a seguito di gravi patologie invalidanti. È generalmente costituita da tre componenti: femorale, tibiale e rotulea. Le componenti rivestono le estremità ossee del ginocchio opportunamente preparate.
  • sostituisce l’articolazione naturale e permette di recuperare la funzionalità articolare a seguito di gravi patologie invalidanti.
  • dispositivo ancorato all’osso per pressione (press-fit) con stimolo alla osteointegrazione biologica.
  • è una tecnica che consiste nel conservare i dati di un soggetto in una forma atta a impedire l’identificazione del soggetto stesso. In pratica, essa garantisce che i dati personali non siano attribuiti a una persona fisica identificata o identificabile. La pseudonimizzazione viene solitamente ottenuta con un algoritmo di cifratura che parte dal dato identificativo “in chiaro” e ne genera lo pseudonimo.
  • la via di accesso quad-sparing prevede l’incisione cutanea limitata sul bordo inferiore del vasto mediale, del retinacolo mediale e del tendine rotuleo.
  • muscolo anteriore della coscia, costituito da quattro capi: retto femorale, vasto mediale, vasto laterale e vasto intermedio. I quattro capi (da cui il nome quadricipite) si fondono a formare il legamento patellare inserendosi sulla tuberosità tibiale. Questo muscolo è fondamentale per il mantenimento della stazione eretta e per la deambulazione.
  • intervento chirurgico in cui l’osso dell’anca è conservato e le componenti protesiche  rivestono le superfici opportunamente preparate. Permette di risparmiare parte dell’osso femorale, ma può presentare limiti di accoppiamento tribologico (p.e. metallo su metallo).
  • intervento chirurgico in cui è sostituita solo la componente femorale. È utilizzato prevalentemente nel trattamento delle fratture del collo del femore nel paziente anziano.
  • intervento chirurgico in cui è sostituita solo la componente omerale. È utilizzato prevalentemente nel trattamento delle fratture omerali e nel paziente anziano. È generalmente costituita da due componenti: testa e stelo.
  • intervento chirurgico in cui entrambe le componenti, acetabolare e femorale, sono sostituite.
  • intervento chirurgico in cui entrambe le componenti, glenoidea e omerale, sono sostituite. È generalmente costituita dai seguenti elementi: glenoide, testa e stelo omerale, che replicano la disposizione anatomica dell’articolazione (una “sfera” omerale che si articola con una “concavità” glenoidea).
  • intervento chirurgico in cui entrambe le componenti, glenoidea e omerale, sono sostituite. È generalmente costituita dai seguenti elementi: glenosfera, metaglena, stelo omerale. In questo caso, la disposizione degli elementi è invertita rispetto alla protesi anatomica: la componente sferica (glenosfera) è attaccata alla glena e si articola con un inserto concavo (metaglena) che si inserisce sullo stelo omerale.
  • intervento chirurgico nel corso del quale l’articolazione viene sostituita con una protesi totale che interessa i compartimenti mediale e laterale. Nel corso di tale intervento vengono sostituiti entrambi i condili femorali e l’intero piatto tibiale, ed eventualmente anche il compartimento femoro-rotuleo (protesizzazione della rotula).
  • intervento chirurgico in cui entrambe le componenti, glenoidea e omerale, sono sostituite.
  • dispositivo utilizzato negli interventi di revisione per causa settica. In tali situazioni l’intervento chirurgico, effettuato in due fasi, prevede l’espianto della protesi e il posizionamento di uno spaziatore (prima fase o bonifica) e, successivamente, il reimpianto di una nuova protesi articolare (seconda fase). La funzione dello spaziatore è di garantire il mantenimento dello spazio articolare, diffondere l’antibiotico (se antibiotato) e preservare la funzione articolare.
  • dispositivo inserito e fissato nel canale midollare, su cui si innesta la testa, che si accoppia alla parte concava del cotile per formare la nuova articolazione.
  • la via di accesso subvastus prevede l’approccio mediale al di sotto del muscolo quadricipitale.
  • è volta ad accertare che un record, compilato in modo sintatticamente corretto, abbia un significato verosimile. In questo contesto la verifica semantica viene attuata mediante controllo intra-relazionale (v.) di determinate variabili.
  • nel presente contesto, è intesa come il controllo volto ad accertare che i valori attribuiti a una determinata variabile appartengano al range dei valori possibili per quella variabile.